La giornata studio sugli autoctoni pugliesi tenutosi a Gioia del Colle presso la Distilleria Paolo Cassano, volano per interessanti spunti riguardo al futuro della viticoltura pugliese.
La mission dell’Associazione Italiana Sommelier è da sempre quella di fare comunicazione attraverso il vino e con esso promuovere il suo territorio, la sua tradizione e la sua cultura.
È per questo motivo che la Delegazione Murgia, in collaborazione con il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” (CRSFA), ha voluto dare voce ai vitigni minori degustati e raccontati, per la prima volta, attraverso un avvincente incontro di stimoli e evocazioni olfattivi in uno scrigno di emozioni che legano questi antichi vitigni alla diverse identità regionali.
L’occasione è stata il convegno organizzato sabato 11 maggio 2013 a Gioia del Colle presso l’antica distilleria “Paolo Cassano”, una location d’eccezione di grande pregio, simbolo di uno dei pochi e storici monumenti dell’economia industriale in Puglia. Prende il nome da Paolo Cassano, imprenditore lungimirante e precursore dell’attività industriale gioiese, è tra le quattro più importanti del nostro territorio, entrata a far parte dei Beni Monumentali e Ambientali, oggi di proprietà del comune di Gioia del Colle, che ha ospitato la manifestazione grazie alla grande disponibilità del sindaco Sergio Povia.
La giornata di studio, che ha registrato un ottimo successo di pubblico, è stata suddivisa in più sessioni; all’indirizzo di saluto da parte delle autorità che hanno patrocinato l’evento, sono seguite discussioni sullo stato di avanzamento della ricerca e della formazione superiore integrati da approfondimenti sulle possibili implicazioni e sviluppo di tutto un comparto enogastronomico turistico; come da scaletta è seguita la degustazione di nove campioni da parte dell’Associazione Italiana Sommelier a cura di Giuseppe Baldassarre e un confronto tra produttori, per poi lasciare spazio all’assaggio aperto a tutto il pubblico presente.
L’obiettivo raggiunto è stato quello di mettere insieme le diverse entità artefici di un mondo produttivo dalle grandi potenzialità, non ancora sfruttate pienamente, cercando di adottare un leitmotiv comune sul “fare sistema” integrandosi con tutti gli altri giacimenti enogastronomici, turistici e culturali storicamente presenti nel nostro territorio.
L’importante collaborazione con il CRSFA, ha contrassegnato il convegno di un taglio più tecnico necessità dalla quale ripartire, come ribadito dall’intervento del Prof. Vito Savino, Presidente della Fondazione Agroalimentare Puglia, per creare nuove proposte di formazione per i giovani volte all’innovazione, alla trasformazione tecnologica e alla relazione di causa-effetto rispetto ai fenomeni evolutivi ed involutivi dell’ampelografia pugliese annoverando tra questi la fillossera, le malattie di natura fitosanitaria, gli aspetti commerciali, politici e sociali e gli incentivi all’estirpazione che hanno portato ad un processo di irrimediabile processo di erosione genetica a cui oggi si cerca di ottemperare con il contributo essenziale della ricerca scientifica.
I numeri della Puglia oggi ci vedono ai primi posti in termini di produzione, con una crescita in senso qualitativo trasformandosi in eccellenze in bottiglia, una realtà resa possibile grazie anche ad un processo di riqualificazione e valorizzazione della viticoltura ben lontana da antichi retaggi che vedevano i nostri vini utilizzati unicamente come prodotti “da taglio” e trasportati in tutta Italia e in Europa a bordo di autocisterne.
In questa prospettiva e grazie anche al lavoro svolto della ricerca, i “fratelli minori” ovvero il Tuccanese, l’Ottavianello, il Susumaniello, il Fiano Minutolo, il Maresco, il Francavidda, e altre varietà di recente riscoperta e catalogazione, promettono interessanti sviluppi dal punto di vista enologico e possono senz’altro considerarsi una miniera d’oro agli esordi della loro capitalizzazione.
Sicuramente rappresentano l’inizio di nuova economia e di una nuova presa di coscienza, quella che ci consentirebbe di vendere il vino attraverso il territorio ed il territorio attraverso il vino come insegnano i francesi.
Incisivo è stato il confronto tra i produttori Rubino, Cassano ed Angiuli che hanno fortemente ribattuto il problema della comunicazione, istanza dalla quale ripartire per confermare tutto quanto evidenziato nei vari passaggi del convegno.
Infine, in una bellissima e suggestiva ala storica della distilleria, la squadra servizio dei sommelier della delegazione Murgia ha atteso tutti gli ospiti per far degustare i vini offerti dalle venti cantine partecipanti e dalle vinificazioni sperimentali del CRSFA “Basile Caramia”.
In calce rimettiamo l’elenco completo delle cantine suddette e alle quali va il più sentito ringraziamento per aver creduto in questo progetto, con l’augurio che possa essere in qualche modo preludio di una lunga serie di successi per la nascita di un unico grande vettore comunicativo di riferimento per la viticoltura regionale, l’Enoteca Regionale Puglia.
1 Cantina Angiuli – Spumante Brut Bianco (Maresco)
2 Botrugno – Ottavianello Salento IGT (Ottavianello
3 Torreguaceto
• Dedalo Salento IGT
• Sum (Susumaniello)
• Fiano Minutolo
4 Apollonio Vini – Elfo Rosso (Susumaniello)
5 Masseria Li Veli – Askos (Susumaniello)
6 I Pastini – Rampone Valle D’Itria IGP ( Minutolo )
7 Cantine Chiaromonte – Kimìa IGP Puglia (Minutolo)
8 Feudi San Marzano
• Magia – (Fiano Minutolo)
• Liboll – (Moscatello selvatico)
9 Cantine Menhir
• Pass-o – (Fiano Minutolo)
• Sale – (50% Fiano Minutolo 50% Malvasia Bianca)
10 Podere 29 – Marrano Giuseppe – Gelso Bianco – (Fiano Minutolo)
11 Colli della Murgia – Tufijano – (Fiano Minutolo)
12 Azienda Vitivinicola Speziale Massimo
• I Ulani e Cuccipà (Susumaniello)
• Moscatello (Moscatello selvatico)
• I Ulani(Fiano Minutolo)
13 Cantine Miali – Firr – (Fiano Minutolo)
14 Azienda Agricola Greco Oronzo
• Signora Nina Bianco Ostuni DOC
• Barocco (Ottavianello) Ostuni DOC
15 Tenute Girolamo
• Capo di Gallo – (Fiano Minutolo) IGT
• Badessa – (Fiano Minutolo) IGT
16 Cantina vinicola “IL TUCCANESE” Leonardo Guidacci – (Tuccanese)
17 Tenute Rubino
• Torre Testa (Susumaniello)
• Oltremé (Susumaniello)
18 Pirro Varrone
• Vigne rare – (Fiano Minutolo)
• Vigne rare – (Grisola)
19 Michele Biancardi – L’Insolito – (Fiano Minutolo)
20 Peppe Zullo – (Tuccanese)
Fame di Sud – Vitigni autoctoni: una grande realtà pugliese in crescita
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